Link all'articolo completo: Mercato auto UE, ottobre positivo
A ottobre si registra una buona ripresa del mercato auto europeo. Dopo un settembre in lieve flessione, gli indicatori relativi alle immatricolazioni tornano a sorridere e in Europa il settore cresce del 5.9 per cento. È quanto emerge dalle stime rilasciate in settimana dall’Acea, Association des constructeurs européens d’automobiles.
Ottobre in ripresa
A settembre, nel mese immediatamente successivo al periodo estivo, le immatricolazioni di nuove auto in tutta Europa, hanno fatto registrare un rallentamento del 2 per cento anno su anno. Un segnale che era stato visto con sospetto dal mercato ma che è stato subito smentito dai dati relativi alle performance del mese di ottobre. Qui, infatti, si sono registrate ben 67 mila immatricolazioni in più rispetto a quanto accaduto nello stesso mese del 2016, un incremento del 5,9 per cento. In tutto, le immatricolazioni registrare nel corso di ottobre 2017 sono state pari a 1.169.672 unità. La performance di ottobre è in linea con quanto accaduto nei primi dieci mesi del 2017, molto positivi per il settore auto (fatta eccezione proprio per settembre). Da gennaio a ottobre, infatti, il numero di auto immatricolate in tutta Europa è cresciuto anno su anno del 3,8 per cento, raggiungendo quota 13.234.599 unità complessive. Il dato si fermava solo un anno fa a 12.748.516 auto registrate.
Chi va meglio
I dati diffusi dalla Association des constructeurs européens d’automobiles sono relativo all’andamento delle vendite dei primi cinque mercati mondiali. Si tratta, nello specifico, delle vendite fatte registrare sui mercati di Regno Unito, Spagna, Francia, Italia e Germania. Tra i cinque mercati europei gli andamenti migliori sono quelli fatti registrare proprio dall’Italia. È qui che si sono vendute e immatricolate più auto nel corso del mese di ottobre. Buone notizie anche per il settore delle assicurazioni che vedono prospettive positive per il comparto “polizza auto“, tra le più convenienti c’è quella offerta da Unipol Sai. A frenare gli entusiasmi italiani, però, è l’Unrae (Unione nazionale autoveicoli esteri) che spiega come “nonostante i buoni risultati, l’Italia sia alle prese con un rinnovamento del parco circolante che procede ancora troppo lentamente. Secondo un’analisi la velocità di uscita dal parco delle vetture più vecchie è troppo lenta: 32 anni per smaltire tutte le vetture ante Direttiva Euro, 25 anni per eliminare tutte le Euro 1 e 10 anni per le Euro 2”.
I dati europei
Tra gennaio e ottobre, infatti, le immatricolazioni effettuate nel nostro Paese hanno fatto registrare una sensibile crescita, pari all’8,9 per cento anno su anno. In Spagna, invece, l’incremento è stato pari al 7,3 per cento, in Francia al 4,8 per cento, in Germania al 2,3 per cento. Male la Gran Bretagna, dove il trend è in controtendenza e si registra una flessione sensibile del 4,6 per cento. Il mercato inglese non attraversa un momento positivo. Quello di ottobre, infatti, è il settimo calo di seguito, una flessione complessiva del 12,2 per cento. A pesare sulle performance delle immatricolazioni, in particolare, è stata la brusca frenata delle vendite di auto diesel (-30 per cento). Un calo che è stato compensato solo in minima parte dall’aumento, molto limitato, del numero di vendite relativo alle auto alimentate a benzine (+2,7 per cento). Bene, invece, l’andamento della performance tedesca che vede crescere anno su anno il numero di immatricolazioni del 3,9 per cento. Le nuove vetture registrate sono state 272.855. I tedeschi preferiscono la benzina al diesel. Le auto diesel vendute sono diminuite del 17,9 per cento, quelle a benzina sono cresciute del 18,8 per cento. Crescita sostenuta per auto elettriche (+86,8 per cento) e quelle ibride (+67,8 per cento). In Francia e in Spagna le immatricolazioni sono cresciute del 13,7 per cento anno su anno.