Mi aggancio a questo esempio: a me è sempre stato chiarissimo fin dai primi secondi il meccanismo di questa idea di "bonus/malus", e sinceramente, come già detto (qui o in altro topic), l'idea di per se la trovo anche brillante, sopratutto se facendo i conti per bene si riesce a fare funzionare la cosa senza mettere un euro pubblico (cosa non facile, ma possibile in teoria).
La cosa invece mi fa sorridere, passando dalla teoria del principio alla pratica, come il caso che riporti: il bonus in questione va ad agevolare l'acquisto di auto che ad oggi sono quasi esclusivamente limitate all'alto di gamma, e sinceramente dubito che quei 3000 euro spostino di un gran che la propensione all'acquisto o il mercato potenziale di quell'auto. Anche la penalizzazione di 1500 euro su un Renegade di 36,5mila euro, boh... se ti piace la compri, girano i maroni ma non è quel 4% in più che secondo me sposta i termini della questione. Capace peraltro che il produttore per vendere "assorba" parte della penalizzazione con un extra sconto.
Il fatto è che sulle motorizzazioni di massa, dove la sensibilità al prezzo è più alta e l'offerta di motorizzazioni alternative è basse, tutto il giochino non funziona.
A mio giudizio, più che sui costi fissi (acquisto, bollo, ecc.), razionalmente bisognerebbe mettere queste "carbon-tax" sul prezzo del carburante (più ne uso ed emetto, più pago), inutile tassare auto magari inquinanti o che potenzialmente emettono tanta CO2 ma che magari vengono utilizzate in modo marginale. Qualcuno oltralpe recentemente ci ha provato, ma non è andata benissimo...
PS. concordo con l'assurdità di fare una lotta ai diesel da una parte (cosa sulla quale però io sono non così sfavorevole), e dall'altra parte invece incentivarli, è un atteggiamento che definirei bipolare (in senso psichiatrico)