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Discussione: Acquisto di vetture Km 0 d'importazione: le regole da seguire

  1. #1
    L'avatar di giovans64

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    Predefinito Acquisto di vetture Km 0 d'importazione: le regole da seguire

    Premessa: in caso di veicoli nuovi, l'Iva deve essere versata nel Paese importatore (nel nostro caso, l'Italia). In caso di acquisto di un'auto nuova controllate che la fattura emessa dal venditore estero non includa l'Iva.
    Nel numero di maggio 2017 di "Al Volante", era presente un articolo circa i controlli e verifiche da eseguire per le chilometri zero di provenienza estera.
    Considerando che di tanto in tanto, qualche utente si cimenta in tali acquisti e chiede consigli, riporto brevemente un sunto, che penso sia utile:
    (1) Si dice subito che il rischio maggiore è l'evasione dell'Iva, ma dal 3 dicembre 2007 la legge obbliga il venditore a versarla prima dell'immatricolazione e la Motorizzazione rilascia la carta di circolazione solo se il pagamento è stato effettuato.
    Importante è che l'Iva sia del 22% (o quella in vigore al momento) e "fatelo specificare anche sul contratto. Se nella fattura notate le diciture "Iva a margine" o "Articolo 36", significa che l'imposta è stata applicata a una parte del valore: ciò è corretto soltanto qualora l'automobile sia usata, abbia più di sei mesi e 6000 chilometri (attenzione, su Google trovo però scritto più di sei mesi o 6000 km, cioè entrambe le situazioni o una sola di esse varrà perché il fisco non consideri nuova un'auto) e sia stata acquistata da un privato (verificate nei documenti esteri che il primo intestatario sia una pesona, non una società)".
    "(2) Diffidate di chi non vi mostra i documenti: se sono già in un'agenzia di pratiche auto, esigete le fotocopie e il libretto di garanzia e manutenzione originale. Intestatario della macchina e data di immatricolazzione devono coincidere sul contratto e sulla carta di circolazione estera.
    (3) Controllate la data della prima immatricolazione nel libretto estero: se è inferiore a sei mesi, l'auto è nuova e ha due anni di garanzia, altrimenti è da quelmomento che inizia il periodo di copertura.
    (4) Verificate il numero di telaio... (5) se a proporvi la macchina è un'azienda che non conoscete verificate che non si tratti di una società fantasma (controllate che abbia una sede e dei recapiti telefonici, fatevi dare copia della "dichiarazione di assolvimento degli obblighi Iva": è su carta intestata dell'azienda e...indica se la vettura viene considerata nuova o usata.
    (6) Non versate acconti prima di aver visto e controllato personalmente l'automobile e verificato che tutti i documenti e la fattura siano in regola.
    (7) Fate scrivere nel contratto qual è l'esatto allestimento della vettura per controllare se mancano degli accessori che invece sono di serie per il modello italiano: in caso di differenze pretendere uno sconto ulteriore.
    (8) Chiedete alla casa o importatore ufficiale se potete prolungare la garanzia.
    (9) L'auto nuova deve aver percorso meno di 100 chilometri.
    (10) Verificate la normativa antinquinamento rispettata dall'auto."

    L'argomento è ostico. Ovviamente la discussione è aperta a tutti quelli che volessero dare un contributo, fornire la propria esperienza o semplicemente comunicare errori o precisazioni.

  2. #2
    L'avatar di giovans64

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    Ho trovato e condivido con tutti voi, un bell'articolo sull'argomento, che ho potuto leggere su autoblog.it il 19 settembre:

    IVA su auto d'importazione: occhio all'auto usata, può nascondere brutte sorprese

    Il mercato delle auto usate è sempre alla ricerca di nuove proposte per soddisfare le esigenze di tutti quegli automobilisti che non vogliono acquistare un'auto nuova. E non sempre si tratta di persone che non possono permetterselo, in qualche caso la voglia di concedersi qualche sfizio in più porta a scegliere un'occasione, magari recente.

    Proprio su questa fascia di mercato, quella delle auto da 0 a 2 anni di vita, si annida un'insidia che ha già mietuto parecchie vittime, preda di commercianti disonesti che evadono l'IVA sulle auto d'importazione. Non si tratta di pochi casi isolati: basta cercare sul web per trovare decine di articoli di cronaca che parlano di automobilisti truffati, che magari a distanza di anni dall'acquisto di un'auto usata si sono visti sequetrare targhe e documenti.

    Motivo? Il mancato assolvimento dell'IVA da parte del venditore. E il rischio non è solo quello di aver pagato l'auto e doverla tenere ferma in un garage perché priva di targhe. In alcuni casi l'acquirente è stato obbligato al versamento dell'imposta evasa dal venditore. Una doppia beffa, insomma.

    Cos’è un’auto d’importazione?

    Prima di entrare nel merito del problema e delle possibile contromisure per non caderne vittima, vediamo di capire cos'è un' auto d’importazione. Si tratta di un' automobile immatricolata in un paese estero (prendiamo in considerazione quelli facenti parte della UE), che viene acquistata o da un commerciante di auto o direttamente dal cliente finale per essere importata in Italia e qui immatricolata di nuovo.
    Le norme europee classificano questo tipo di veicoli in due modi:

    -auto d’importazione nuova, una vettura con meno di 6 mesi dall’immatricolazione e/o che ha percorso meno di 6.000 Km;

    -auto d’importazione usata, immatricolata da più di 6 mesi e/o che ha percorso oltre 6.000 Km.

    E' una distinzione importante, perché a seconda del caso sono previsti differenti obblighi fiscali. Generalmente, i vantaggi promessi da un'auto usata d'importazione sono la maggiore disponibilità (provengono da flotte di noleggio o di leasing) e un prezzo conveniente (che dipende soprattutto dal regime fiscale del paese d'origine e dai prezzi praticati ai rivenditori italiani che comprano consitenti stock di vetture).

    Come funzione l'IVA su auto d'importazione?

    La differenze fatta in precedenza è necessaria per comprendere la legislazione che regola l'assolvimento dell'IVA su un'auto d'importazione. Se è l'autmobilista a recarsi personalmente all'estero per acquistare un'auto presso un rivenditore, valgono le seguenti regole:

    se si acquista un’auto nuova si deve versare l’IVA in Italia. Nel paese d’origine viene pagato solo l’imponibile e si riceve la fattura, che andrà integrata versando il 22% d’imposta tramite F24 all’Agenzia delle Entrate con codice tributo 6099.

    Se si acquista un’auto usata, si paga l’IVA nel paese d’origine e questa sarà inclusa direttamente nel prezzo d’acquisto. Se l’acquisto è effettuato da un privato non dovrai versare l’IVA, né in Italia né all’estero.
    Se l'acquisto è effettuato da un privato - quindi non presso un concessionario o un rivenditore professionale - non c'è alcun pagamento IVA da effettuare. Ma - per evitare il fenomeno dei "falsi privati", cioè di venditori professionisti che si spacciano per privati per evitare l'IVA - da fine aprile è obbligatorio comunicare i seguenti dati all'Agenzia delle Entrate prima di ptoer effettuare l'immatricolazione con la targa italiana:

    -dati anagrafici dell'importatore che deve essere anche l'intestatario;

    -dati anagrafici del venditore estero;

    -dati tecnici del veicolo;

    -codice fiscale del delegato a presentare la dichiarazione, nel caso in cui non venga effettuata dall'intestatario del veicolo.

    Nel caso in cui il veicolo acquistato sia "nuovo", l'Agenzia delle Entrate verificherà anche l'avvenuto pagamento dell'IVA tramite l'apposito modello F24.

    Qualcuno "bara" sull'IVA. Come cautelarsi?

    Nonostante le norme e i controlli previsti ci sono molti disonesti che "barano", evadendo l'IVA su auto d'importazione grazie ad una serie di stratagemmi illeciti. Su questo punto si è espressa anche la Cassazione, che nella sentenza del 9 marzo 2011 dalla Seconda Sezione Penale della Suprema Corte ha stabilito che chi evade l'imposte sulle vetture usate commette reato di truffa e di evasione fiscale.
    E a rischiare non è solo il venditore disonesto, perché con il giochetto dei "falsi privati" - con il quale si dichiara falsamente che è il cliente si è recato di persona a comprare da un privato estero - anche l'ignaro automobilista si trova coinvolto in un procedimento penale.
    Come tutelarsi? Innanzitutto evitando le offerte troppo generose, perché nessuno regala nulla e se il prezzo è molto più basso della media vuol dire che sotto c'è qualcosa che non va. Poi chiedendo di visionare tutta la documentazione della vettura usata prima di firmare il contratto, incluso l'F24 con il quale il venditore ha assolto l'obbligo dell'IVA (che deve contenere il numero di telaio dell'auto).
    Altra precauzione molto consigliata è quella di non fimare dichiarazione e documenti dei quali non se ne capisce la necessità, soprattutto se redatti in lingua estera. E' sempre preferibile che il venditore intesti l'auto alla sua azienda e poi effettui il passaggio di proprietà al cliente finale.

  3. #3

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     Giulio2807 non è in linea

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    Ciao, grazie dell’articolo esplicativo.
    Ti chiedo alcuni chiarimenti riguardo alla mi situazione:
    Sarei interessato ad acquistare una 500L aziendale (semestrale con 20000 km) proveniente dalla Francia. Ho visto l’auto dal concessionario italiano, auto senza targa, da re-immatricolare in italia.
    In questo caso specifico il venditore dovrebbe avere pagato IVA in Francia quando ha acquistato lo stock o deve pagarla qua in italia?
    L’immatricolazione la dovrebbe fare a nome sue o a nome mio?
    Cosa devo essere certo di avere in mano per essere sicuro che non si verifichino beghe legali?

    Grazie, un saluto.

  4. #4
    L'avatar di giovans64

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    Quote Originariamente inviata da Giulio2807 Visualizza il messaggio
    ...
    Sarei interessato ad acquistare una 500L aziendale (semestrale con 20000 km) proveniente dalla Francia. Ho visto l'auto dal concessionario italiano...
    In questo caso specifico il venditore dovrebbe avere pagato IVA in Francia quando ha acquistato lo stock o deve pagarla qua in italia?...
    Se ho inteso, si parla dell'acquisto di un usato "aziendale" (proveniente con molta probabilità da noleggi o Leasing) importato dalla Francia, da un multimarca o concessionario in Italia.
    E' il commerciante italiano ad aver versato l'Iva all'Agenzia delle Entrate.
    Per cautela è bene chiedere copia dell'F24, sperando nell'autenticità di questa: non bisogna infatti dimenticare che esiste l'obbligo solidale del cliente finale.

    ...auto senza targa, da re-immatricolare in italia.
    Altro caso: il multimarca/concessionario non ha immatricolato l'auto per evitare di anticipare l'Iva. Questo può significare che assolverà l'obbligo alla vendita con i denari dell'acquirente: l'F24 lo dovranno produrre al momento del ritiro della vettura. E' bene quindi inserire nel contratto una data massima di consegna dell'auto per poter recedere senza penalità in caso di dilatazione dei tempi.

    ...L’immatricolazione la dovrebbe fare a nome suo o a nome mio?...
    Secondo me è importantissimo non essere il primo intestatario italiano, visto che si rischierebbe di rispondere personalmente per qualsiasi omissione fiscale.

    ...Cosa devo essere certo di avere in mano per essere sicuro che non si verifichino beghe legali?...
    Come si legge negli articoli che ho riportato sopra, il consiglio è di controllare con molta cura ed attenzione l'automobile e i documenti stranieri (da fornire almeno in copia), verificare le clausole contrattuali che il venditore sottoporrà alla firma (tra cui è da specificare l'esatta versione del modello che potrebbe non essere dotato di accessori che invece son di serie in Italia) e non ultimo produrre l'F24 che attesti il versamento dell'imposta al momento del ritiro.
    E' sempre importante rivolgersi ad aziende ed operatori seri, favorevolmente conosciuti, non a società fantasma (una visura in Camera di Commercio potrà essere di aiuto).
    In caso di dubbi, vista la delicatezza dell'argomento, ci si potrà rivolgere ad un'agenzia di pratiche d'auto con esperienza nel settore dell'importazione.

    Ciao

  5. #5

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    Ogni giorno se ne sente una nuova.
    Oggi:
    https://www.lagazzettadelmezzogiorno...2-denunce.html

  6. #6
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    Riporto un altro interessante articolo, apparso su Quattroruote di giugno 2019, che tratta della cosiddetta “ecotassa” che deve essere versata anche da chi acquista vetture usate dall’estero. “La legge di bilancio è chiarissima”, vi è scritto: “l’imposta è altresì dovuta da chi immatricola in Italia un veicolo di categoria M1 (autovettura fino a 3,5 tonnellate) già immatricolato in un altro Stato” e continua: “dunque, anche se è una chilometro zero estera o d’interesse storico”. L’acquisto e l’immatricolazione devono essere avvenute e avvenire nel periodo di applicabilità dell’imposta e cioè dal 1 marzo 2019 e fino al 31 dicembre 2021. Se l’Agenzia delle Entrate scrive si può dimostrare ad esempio che la tassa non è dovuta perché il contratto è stato siglato prima del primo marzo, presentando come prova qualsiasi contratto e/o documento che contenga gli elementi essenziali della compravendita e data ovviamente antecedente il 1’ marzo scorso. Ora il dettaglio dell’imposta progressiva: da 161 a 175 di CO2 (g/km) € 1.100, da 176 a 200 € 1.600, da 201 a 250 € 2.000, oltre 250 € 2.500.

  7. #7
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    Quote Originariamente inviata da giovans64 Visualizza il messaggio
    Premessa: in caso di veicoli nuovi, l'Iva deve essere versata nel Paese importatore (nel nostro caso, l'Italia). In caso di acquisto di un'auto nuova controllate che la fattura emessa dal venditore estero non includa l'Iva.
    Nel numero di maggio 2017 di "Al Volante", era presente un articolo circa i controlli e verifiche da eseguire per le chilometri zero di provenienza estera.
    Considerando che di tanto in tanto, qualche utente si cimenta in tali acquisti e chiede consigli, riporto brevemente un sunto, che penso sia utile:
    ..................
    (7) Fate scrivere nel contratto qual è l'esatto allestimento della vettura per controllare se mancano degli accessori che invece sono di serie per il modello italiano: in caso di differenze pretendere uno sconto ulteriore.
    ..................
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    Riporto la mia esperienza personale per quanto riguarda il punto (7)
    Ho acquistato un auto importata dall'Austria - l'auto è una 500C versione HeyGoogle - il concessionario (multimarca) ha indicato correttamente il modello sul contratto per quello nulla da dire... Quando ho ritirato la macchina e vedendo che come auto è previsto il dispositivo Mopar a cui collegare anche Uconnect Live ho provato ad installarlo, facendo anche l'iscrizione sui vari siti.... Purtroppo solo a distanza di qualche settimana ho avuto conferma che questo dispositivo non era installato sulla mia auto. Provato a sentire il concessionario mi sono sentita dare 2 di picche (lasciamo stare perchè io rimango dell'idea che è un cialtrone!). Ho provato a sentire direttamente FIAT e l'importatore i quali mi riferiscono che essendo un modello importato dall’Austria nel mio caso non è previsto in quanto il mercato austriaco non lo prevede di serie – cosa che invece per quanto riguarda il mercato italiano è previsto! Non sono del settore ma mi sembra una cavolata colossale!! Tutti se ne vogliono lavare le mani e quindi morale della favola se lo voglio me lo devo comprare a spese mie!

  8. #8
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    Quote Originariamente inviata da Ary_vr Visualizza il messaggio
    Riporto la mia esperienza personale per quanto riguarda il punto (7)
    Ho acquistato un auto importata dall'Austria - l'auto è una 500C versione HeyGoogle - il concessionario (multimarca) ha indicato correttamente il modello sul contratto per quello nulla da dire... Quando ho ritirato la macchina e vedendo che come auto è previsto il dispositivo Mopar a cui collegare anche Uconnect Live ho provato ad installarlo, facendo anche l'iscrizione sui vari siti.... Purtroppo solo a distanza di qualche settimana ho avuto conferma che questo dispositivo non era installato sulla mia auto. Provato a sentire il concessionario mi sono sentita dare 2 di picche (lasciamo stare perchè io rimango dell'idea che è un cialtrone!). Ho provato a sentire direttamente FIAT e l'importatore i quali mi riferiscono che essendo un modello importato dall’Austria nel mio caso non è previsto in quanto il mercato austriaco non lo prevede di serie – cosa che invece per quanto riguarda il mercato italiano è previsto! Non sono del settore ma mi sembra una cavolata colossale!! Tutti se ne vogliono lavare le mani e quindi morale della favola se lo voglio me lo devo comprare a spese mie!
    nella lista optional vettura,sul tuo telaio era previsto.
    Anche perché la 500 Google,chiamandosi Google,deve essere uguale in tutti gli stati.
    Prima o poi proviamo a montarlo e se poi funziona.....glielo sbatti in faccia!
    Ultima modifica di alex-et3; 26/10/2021 a 20:20:31

  9. #9
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    Quote Originariamente inviata da alex-et3 Visualizza il messaggio
    nella lista optional vettura,sul tuo telaio era previsto.
    Anche perché la 500 Google,chiamandosi Google,deve essere uguale in tutti gli stati.
    Prima o poi proviamo a montarlo e se poi funziona.....glielo sbatti in faccia!
    ....e pensa che ci passo davanti tutti i giorni....!

  10. #10
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    Quote Originariamente inviata da Ary_vr Visualizza il messaggio
    ....e pensa che ci passo davanti tutti i giorni....!
    ...guarda che domani ti aspetto!

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