Lo sapevi che...
Che Cos'è La Cucina Molecolare?
Contrariamente al solito preferisco spendere 2 righe per inserire il mio parere personale.
Io non mi sento di appoggiare questo tipo di cucina perchè sono un gran sostenitore della cucina "classica". Utilizzare la chimica per la normale cucina casalinga mi sembra qualcosa di davvero estremo. Capisco in una missione o in una spedizione dove non ci si può mettere a preparare una pasta, ma fare il gelato con l' azoto liquido o cuocerci l' uovo strapazzato mi sembra una follia. Detto questo anche io d' estate quando vado in MTB per 6-8 ore di fila in montagna e ovvio che magari ricorro a bevande e alimenti superenergetici ma li lo richiedono le condizioni e poi comununque non mi mangio alimenti cotti con l' azoto.
Questo tipo di cucina poi oltre ad essere molto costosa da portare avanti è anche molto difficile poichè avere l' azoto liquido a quella temperatura credete sia semplice? Io ci raffreddavo il pc quando ero un giocatore professionista e già era un casino averlo, per non ricordare il fatto che mi faceva impressione vedere il ghiaccio sui tubi dei componenti nel case, figuriamo usarlo per cucinare.
Detto ciò, questa è una mia personalissima opinione e sicuramente ci sarà tra voi chi sosterrà questo tipo di cucina, io ho deciso di pubblicare l' articolo più che altro per far più o meno capire di cosa si tratta visto che ne parlano sempre più spesso in giro.
Buona Lettura
Alla fine degli anni Ottanta del secolo scorso, presso l’
INRA (Institut National de la Recherche Agronomique) presso il Collège de France di Parigi, a opera del fisico e gastronomo Hervè This e del Nobel per la Fisica Pierre Gilles de Gennes (1991) sono stati elaborati i concetti di
gastronomia molecolare.
Questo ramo scientifico della gastronomia esplora a fondo i meccanismi che si verificano durante le trasformazioni culinarie e applica nuove tecniche scientifiche, spesso al di fuori della cucina tradizionale facendo largo uso di
gelatine, schiume, additivi e altre sostanze chimiche, per ottenere varianti inconsuete nella preparazione e cottura dei cibi.
Questa disciplina afferma che scienza e tecnologia possono riconciliarsi con successo anche in cucina.
In Italia lo studioso più in vista è
Davide Cassi del
Dipartimento di Fisica dell’Università di Parma, che ha redatto il Manifesto della cucina molecolare a difesa dei sapori tradizionali italiani nel 2003 insieme al cuoco
Ettore Bocchia: questo propone di creare tecniche nuove per ampliare la tradizione gastronomica italiana, valorizzando gli ingredienti naturali e le materie prime di qualità. Dovrà essere una cucina attenta ai valori nutrizionali e al benessere di chi mangia, oltre che agli aspetti estetici e organolettici dei prodotti; dovrà creare nuove testure, studiando le
proprietà fisiche e chimiche degli ingredienti e progettare, a partire da queste, nuove architetture microscopiche.
La cucina molecolare usa
metodi alternativi, basati sullo studio della modificazione delle molecole dei cibi, che generano nuovi sapori; qui spesso la
cottura avviene
senza fiamma, con l’uso di sostanze capaci di reagire fisicamente con le molecole da cuocere, inducendone una cottura chimica che valorizza senza intaccare le caratteristiche organolettiche dell’ingrediente.
In altri esperimenti vengono usate le capacità dei microorganismi per ottenere miglioramenti nei processi di fermentazione biologica e microbiologica delle sostanze alimentari.
Altre ricette prevedono la preparazione di
gnocchi molecolari con un processo di coagulazione degli amidi, o il
gelato estemporaneo ottenuto con l’uso di
azoto liquido alla temperatura di -196 °C. Creativo anche l’abbinamento di
Green tea & Lime sour, un piatto usato per rinfrescare la bocca come un dentifricio.