Atti Vandalici Sulle Auto, I Più Frequenti
Il peggior incubo di chi acquista un'automobile? Che si rovini, o peggio venga rovinata, magari poco dopo dopo averla ritirata dal proprio concessionario di fiducia. Parliamo di una situazione che può avere due chiavi di lettura: che il danno sia frutto di un incidente "tradizionale" o figlio dell'inciviltà formato vandalismo di qualcuno. Grazie alla collaborazione di
alcune Compagnie Assicurative siamo quindi risaliti a qualche dato interessante. In prima istanza le aree geografiche:
sinistri e atti vandalici avvengono prevalentemente nelle grandi realtà urbane, ma con una maggioranza di episodi nel Meridione.
I sinistri "parlano" italiano
Le automobili coinvolte nella maggior parte delle richieste di risarcimento per incidente sono lo specchio di quelle più diffuse e vendute.
I primi tre posti sono quindi
occupati da un terzetto tutto italiano formato da
Fiat Panda, Punto e 500.
E il vandalismo?
Moltissimi sono poi gli
atti vandalici denunciati, cioè quei danni che ci ritroviamo sull'auto con il responsabile che resta nella stragrande maggioranza dei casi ignoto.
Quello più frequente è legato ad un secondo reato:
il furto. I ladri, per accedere a documenti e oggetti presenti nelle auto provvedono infatti a scardinare serrature o peggio, infrangere i finestrini laterali. Altro fenomeno molto diffuso riguarda poi
gli pneumatici: forati nella migliore delle ipotesi, letteralmente fatti a pezzi negli episodi più cruenti!
"Dispetti" del "non professionista"
Le azioni appena citate appartengono alla sfera del "
professionismo", cioè coloro che hanno lo scopo di regalar danni ad un'automobile con un fine preciso, come ad esempio compiere furti.
Altri episodi sono invece meno gravi -
in termine di danni - ma di certo non per "procurato fastidio". Tra quelli più denunciati c'è la classica "
riga sulla fiancata" e il
furto del Marchio;
i più "gettonati" sono BMW e Alfa Romeo, ma sono ovviamente parecchi modelli Jaguar e Mercedes ad aver pagato dazi più cari nel corso degli anni. In questo caso "a prendere il volo" sono stati gli stemmi montati sul cofano: "statuetta" del mitico felino - per la vettura inglese - o mitica "Stella d'Argento" - per alcuni modelli di Stoccarda.
Occhio alle antenne e ai tettini in tela
Le italiane tornano a primeggiare per quanto riguarda i
danni subiti alle antenne radio; spezzate, piegate, ma anche letteralmente smontate.
La vecchia Fiat 500 paga invece uno degli atti più "meschini":
il taglio della geniale copertura in tela del tetto apribile. Una piaga che coinvolge anche molte vetture Cabriolet e Spider -
i proprietari di un modello diffuso come la Mazda MX-5 ne sanno qualcosa!
Moto e scooter non sono da meno
In questo caso la "democrazia del vandalismo" non guarda in faccia nessuno, anche se piuttosto che di vandalismo qui parliamo di veri e propri gesti criminali. Grandi città come Roma e Milano hanno vissuto stagioni di fuoco con decine di scooter e moto dati alle fiamme.
Altro triste classico è poi il taglio dei sellini: odiosi e difficilmente riparabili squarci sulla pelle di centinaia di "due ruote";
il modello più colpito è anche uno dei più diffusi: l'Honda SH, senza distinzioni di cilindrata.