Oggi, 8 marzo 2009 festa della donna, io e Kine abbiamo approfittato della bella giornata per dirigerci sulle Dolomiti e provare ufficialmente la mia 500, che dopo diversi mesi è arrivata. Partiamo sulle 11:30, come meta il passo Giau che collega Cortina d'Ampezzo con la Val Fiorentina. Percorriamo la A27 Venezia Belluno a velocità sostenuta e evitando le fastidiose code al casello grazie al telepass; all'uscita dritti a Longarone dove, al bivio con il Cadore, imbocchiamo la strada di sinistra verso Zoldo, forcella Staulanza e via discorrendo. Il paesaggio è molto suggestivo già da Ospitale di Zoldo in poi, grazie alle abbondanti nevicate che da Natale tempestano le Dolomiti e rallegrano gli animi di noi maniaci dello sci. La strada è stretta e tortuosa, quindi niente sorpassi azzardati (Beh, con un Abarth SS sarebbe un altro discorso...), ma solo "sano turismo naturalistico" per gli occhi, stanchi del monotono cemento di Mestre. Sugli sporadici rettilinei qualche volta riesco a mettere anche la quarta, ma generalmente il movimento del cambio non si discosta mai da seconda - terza e viceversa. A Zoldo Alto incontriamo una fastidiosa deviazione che ci fa transitare per l'interno del paese, dove il TomTom inizia a vaneggiare alla grande e ci fa sbagliare strada. Percorriamo a caso le viette della parte vecchia dell'abitato alla ricerca di una via d'uscita, l'effetto era quello di sentirsi come una pallina del flipper dopo essere stata appena lanciata tra gli ostacoli della parte alta del gioco. Ad un certo punto la strada si restringe sempre di più ma, al grido di "chissenefrega", continuiamo imperterriti la nostra salita "a caso", approfittando delle piccole dimensioni del cinquino con somma gioia, fino a quando non arriviamo in un vicolo cieco, dove una grezzissima punto classic sporting gialla, parcheggiata in mezzo ad un parcheggio innevato, ci fa capire che era ora di finirla. Con fare più serio e professionale imbocchiamo la strada principale (quella giusta!) e riprendiamo la salita verso Selva di Cadore. Ivi giunti, faccio dieci euro di benzina, sicuro che i venti precedenti non sarebbero bastati, vista l'inestinguibile sete della piccolina quando le si tira il collo in salita. Se solo avesse potuto sapere che la parte più dura doveva ancora percorrerla... E proprio al distributore di Selva scattiamo delle foto alla 500 in compagnia dei suoi nuovi amici brutti e cattivi, due Unimog spazzaneve e, detto sinceramente, sembrava un inutile e minuscolo mezzo di soccorso vicino a loroPancia piena per l'automobile significa pancia piena anche per noi e, infatti, avevamo poco prima mangiato pastin (piatto tipico) e polenta a Palafavera. Inizia finalmente la salita del Giau, dove il 1.2 da prova di avere tanta coppia quanto è il colesterolo nel sangue di uno sportivo come Bolt. La seconda è d'obbligo, sempre. Qualche volta ho addirittura dovuto mettere la prima, ma è meglio che me ne faccia una ragione e vi risparmi inutili piagnistei, visto che ormai la 500 l'ho comprata. Il panorama, del resto, è sempre più bello, muri di neve in crescendo (siamo sui due, tre metri) e cielo magnificamente terso con qualche nuvoletta (avete presente i quadri di magritte??). La strada non è sgombra: l'antefatto fondamentale è che poche ore prima si erano verificate tre slavine e, l'anas, per riaprire il valico più velocemente possibile, ha fatto le cose all'italiana, lasciando un po' di neve qua e là. No problem comunque, grazie ad un controllo della trazione tarato in maniera ottimale, se mi consentite l'audacia di usare un aggettivo così forte, l'automobile saliva lentamente, ma sicura e decisa. Arrivati in cima ci sbizzarriamo con le foto e poi inziamo la discesa verso la pianura. Su un tratto leggermente innevato la 500 ci fa divertire scodando improvvisamente, come del resto in generale lungo tutto l'arco del tragitto, grazie ad un buon assetto, tenuta più che decorosa e ridotto sottosterzo.
Al ritorno percorriamo la A27 con ancora più brio dell'andata e superiamo spavaldi suv orrendi (ne cito uno a caso, X6 by BMW) e berline, tagliando il traguardo alle ore 18:30 circa.
CONCLUSIONI
Soddisfatto o no del cinquino? In primis partirei con un confronto tra due automobili che non hanno nulla in comune, ma che ha un filo logico ben definito: ovvero sento la mancanza della Golf V 1.9 tdi (my old car) oppure preferisco la 500? Sul passo Giau e in salita in generale avrei pagato oro per avere i vecchi 250 nm di coppia e il turbo ma, detto a bassa voce tra noi cinquecentisti, avrei pagato ancora di più per averne solo 102 su una 500.