Benzina: allarme prezzi, da gennaio caro-pedaggio
ANSA
ROMA - A pochi giorni da Natale, cosi' come accaduto durante l'esodo estivo, vola il differenziale tra i prezzi della benzina italiani e quelli Ue. E raggiunge i 5,3 centesimi al litro nel confronto con la media dell'Europa a 25. Il ministro per lo sviluppo economico Pierluigi Bersani scende cosi' in campo e si dice pronto a convocare i petrolieri. ''Abbiamo avvisato le compagnie petrolifere e, con un andamento di questo genere, siamo intenzionate a convocarle'', avverte mentre il suo consigliere per l'energia, Umberto Carpi, parla di ''situazione che inizia ad essere preoccupante'', mettendo in guardia gli operatori. ''Non vorremmo vedere vizi ferragostani e natalizi'', stigmatizza infatti Carpi spiegando che il ''punto della situazione si fara' domani quando arriveranno gli aggiornamenti sull'andamento della forbice di questa settimana''.Al momento la tendenza sembra comunque mostrare una decisa accelerazione: gli ultimi dati del ministero fotografano un divario tra i prezzi industriali italiani e le medie dell'Ue a 25, di 5,3 centesimi per la benzina e di 4,7 centesimi per il diesel. Dati - quelli relativi al 10 dicembre - che superano ampiamente gli andamenti delle settimane precedenti (4,2 cent per la verde e 3,5 cent per il gasolio il 3 dicembre; 3,5 cent sulla benzina e 3,2 sul diesel il 26 novembre). Alla vigilia delle Festivita' che vedranno milioni di italiani in viaggio sulle strade della penisola, il differenziale si e' cosi' spinto sui massimi dell'anno, raggiungendo gli stessi livelli dell'ultimo weekend di luglio, quando in pieno esodo estivo, il Governo chiamo' a raccolta l'industria petrolifera per chiedere spiegazioni.''La tendenza da agosto ad oggi e' stata caratterizzata da una riduzione'' del differenziale, spiega Carpi sottolineando che nelle ultime settimane c'e' stato invece un aumento: ''si tratta pero' di un periodo breve e bisogna aspettare di vedere cosa succedera' anche questa settimana''. Se le prossime rilevazioni dovessero registrare nuovi ''rialzi, allora andiamo a vedere che sta accadendo'', ribadisce il consigliere di Bersani. Di certo, al momento, c'e' che i prezzi industriali della benzina in Italia sono piu' alti di 5,3 centesimi rispetto alla media dell'Europa a 25. Divario ai massimi dell'anno e sui livelli dell'agosto scorso - secondo i dati del Ministero - anche nel confronto con i soli 13 paesi di Eurolandia: 5,2 centesimi in piu'. In rialzo anche il confronto per il diesel che, con un differenziale di 4,7 centesimi nei confronti dei 25 partner e di 4,3 centesimi con quelli della sola Eurolandia, e' in progresso di oltre 2 centesimi rispetto a meta' novembre quando si era ridotto a quota 2,2 centesimi.Nonostante il divario sul diesel registri un andamento piu' moderato rispetto a quello della benzina , per il gasolio auto l'Italia continua comunque a mantenere il primato del caro-pieno: i prezzi al consumo del carburante si attestano infatti ai massimi di Eurolandia con una quotazione - quella media registrata dal Ministero - di 1,290 euro al litro. Un livello quello dei prezzi del diesel nei distributori italiani sorpassato nell'intera Europa a 25 solo dall'Uk con una media di 1,508 euro al litro. Per quanto riguarda invece il confronto tra i prezzi al consumo della benzina in Italia e quelli del resto del vecchio continente, la penisola si attesta tra i vertici della classifica del caro-pieno. Con una media di 1,362 euro al litro gli automobilisti italiani sono alle prese con conti tra i piu' salati, superati solo - nel confronto a 25 - da Uk, Portogallo, Olanda e Belgio.BERSANI: PRONTI A CONVOCARE LE COMPAGNIE PETROLIFERE - ''Negli ultimi giorni'' la forbice con la media europea sul prezzo dei carburanti ''ha ripreso ad allargarsi. Abbiamo avvisato le compagnie petrolifere e, con un andamento di questo genere, siamo intenzionate a convocarle. Osserveremo la prossima settimana se questo andamento si conferma o meno''. Lo ha dichiarato il ministro per lo Sviluppo Economico, Pier Luigi Bersani, nel corso del question time in merito all'andamento dei prezzi della benzina, ma ''lo stesso vale anche per il gasolio''.Bersani ha ricordato l'andamento del differenziale rispetto all'Europa, che aveva raggiunto i 5 centesimi in estate per poi scendere a 2 centesimi prima di ricominciare ad aumentare. Il ministro ha sottolineato come nella terza lenzuolata di liberalizzazioni attualmente al Senato ci siano diverse misure per calmierare l'aumento dei prezzi che, comunque, ''non e' legato alla fiscalita', perche' se paragonata ai livelli europei e' in media o leggermente inferiore''. Il Governo, ribadisce il ministro, ''non e' interessato o cointeressato'' agli aumenti del prezzo dei carburanti.AUTOSTRADE, DI PIETRO: DA GENNAIO AUMENTI FINO A +3,6% - Dal primo gennaio i pedaggi autostradali aumenteranno, in modo diverso per ognuna delle concessionarie autostradali, fino al massimo del 3,61% riconosciuto ad Autostrade per l'Italia, la prima concessionaria autostradale in Italia del gruppo Atlantia. LO ha anticipato il ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro. Gli aumenti dei pedaggi autostradali riconosciuti a partire dal 1 gennaio tengono conto anche del recupero degli aumenti che dovevano partire da gennaio 2007 e furono sospesi; in quel caso il governo apri' un contenzioso con le societa' di gestione autostradale sul mancato raggiungimento degli obiettivi di investimento previsti dalle convenzioni. Un percorso che ha poi portato alla riforma del settore e al nuovo schema di convenzione unico per i rapporti tra l'Anas e le societa' di gestione autostradale. Anche in questo caso, ha spiegato il ministro, in diversi casi gli aumenti sono stati sospesi, e in altri sono stati solo parzialmente riconosciuti. Autostrade per l'Italia aveva richiesto un aumento dei pedaggi del +6,37%: gli e' stato riconosciuto solo il 3,61%. Il secondo aumento piu' alto riguarda la tangenziale di Napoli, che dal 1 gennaio aumentera' i pedaggi del 3,22%. Tra le principali concessionarie e' previsto un aumento dello 0,85% per la Milano-Serravalle, dell' 1,23% per le Centropadane, dell' 1,48% per le Autovie Venete, dello 0,68% per la Brescia-Padova e per la Cisa. Tra gli altri aumenti, +2,75% per l'Autobrennero, +2,46% per la Torino-Savona, +2,55% per la Sitaf. Per cinque concessionarie autostradali gli aumenti sono stati sospesi.(ANSA)